L’Italia l’è malada

Nel gennaio del 2013 la Libreria Calusca City Light di Milano proponeva al Coro Ingrato di tenere alcuni incontri informativi sul canto sociale nel corso dei quali insegnare i testi e raccontare la storia di alcuni dei più famosi canti di lavoro, della Resistenza, di carcere e di protesta.

Testi che fino ad un ventennio fa erano patrimonio comune e venivano cantati in molte occasioni pubbliche e che ora lo sono sempre meno, anche se è indubbio un aumento del numero dei gruppi che ripropongono questo repertorio e l’intensificarsi delle occasioni, anche a livello nazionale, durante le quali cantarli collettivamente.

Tanta affluenza di persone interessate ebbe l’iniziativa milanese, che fu necessario spostare la sede degli incontri in uno spazio più ampio, ovvero il contiguo Centro Sociale Cox 18 di via Conchetta.

Da quelle serate e su spunto della Calusca e del Cox 18, si è originata l’iniziativa di ristampare il volume “L’Italia l’è Malada” – le canzoni dell’altra storia”, pubblicato nel 1977, autori Ghigliano- Tomatis edizioni Ottaviano, prefazione di Ivan della Mea.

Il volume che contiene i fumetti relativi ai testi di 59 canzoni, è stato ristampato con una introduzione scritta di Cesare Bermani e accompagnato da un CD, a cura del Coro Ingrato, contenente circa una ventina di pezzi.

Come indica la quarta di copertina questi erano canti famosi diventati quasi mitici che hanno scandito le tappe più gloriose della storia del movimento operaio del nostro Paese e sono un documento indispensabile per la sua conoscenza.

A scopo divulgativo e attraverso i canti il fumetto presenta in forma semplice e accessibile le vicende storiche dal 1880 fino al 1960: dalle miserabili condizioni di lavoro nelle campagne, alle origini del capitalismo agrario, dalle denunce dello sfruttamento nelle prime grandi industrie (filande), alle prime lotte per l’organizzazione della classe, dalle grandi lotte politiche all’opposizione al fascismo, alla Resistenza, alle grandi lotte operaie.

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